E’ una previsione facile da fare, i video sollecitano più sensi e possono essere fruiti in movimento e persino distrattamente.
Quindi la parola scritta sta morendo? No, non credo proprio, la scrittura è più viva che mai, ma il pubblico di destinazione può essere differente da quello dei video.
Per preparare lo script di un video o di un podcast occorre scrivere qualche appunto, a meno che sei così bravo/a da fare tutto a braccio usando solo la memoria e l’improvvisazione.
Nella mia esperienza sono pochi quelli che ci riescono e spesso perché scrivono e leggono molto, oltre ad avere un talento sopra la media.
Se vuoi lavorare e avere successo con i video “servono numeri enormi, una qualità e una costanza degna di una telenovela argentina”; inoltre la capacità di intrattenimento dei tuoi contenuti deve essere elevata per non perdere pubblico.
La concorrenza e la distrazione fanno il resto.
La scrittura permette di ragionare e fissare su carta i propri pensieri e vederli germogliare, poco importa se usi una stilografica o una tastiera. Quello che cambia sono le differenti emozioni dello strumento che utilizzi.
Con la scrittura, blog o newsletter, ma anche con i post sui social, puoi raggiungere un pubblico ristretto e fedele grazie alla fiducia che generano le tue parole.
Con la fiducia comunichi e lavori, con i grandi numeri incontri moltissime persone, anche quelle che non vorresti.
Video e scrittura non sono strumenti antitetici, ed è bello poter scegliere.